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INSOLIDO
INSOLIDO è il nome di un progetto d'arte che propone la realizzazione di multipli in scultura esclusivamente creati e riservati agli aderenti al progetto stesso.
Le opere saranno realizzate da artisti di chiara fama e legati all'attività del . INSOLIDO proporrà ogni anno una nuova opera che gli artisti creeranno utilizzando la materia che meglio risponde alle loro idee: pietra, terra, metallo, vetro, ceramica, plastica...

La tiratura del multiplo in scultura è fissata in quarantaquattro esemplari, elemento caratterizzante che contribuirà a conferire all'opera grande pregio. Ad inaugurare questa importante iniziativa sarà, con una propria opera, Graziano Pompili, scultore e incisore che, in quest'ultima veste, accompagna da anni il nostro lavoro e che, per questo “battesimo” ha creato la terracotta policroma "Sotto il cielo e sopra la terra".

L'adesione a INSOLIDO è possibile versando una quota di euro 300,00 (acconto di euro 50,00 all'atto di adesione e saldo alla consegna dell'opera prevista entro l'estate 2012).


L'opera
'Sotto il cielo e sopra la terra' di Graziano Pompili Opera 'Sotto il cielo e sopra la terra' Opera di Graziano Pompili per il progetto INSOLIDO


La tecnica
La creazione di questa scultura inizia con la realizzazione, da parte dell'artista, di un originale in terra; in questo caso l'opera è composta da due parti distinte che vengono lavorate separatamente.
Terminato l'originale, ogni singola parte viene riposta in una cassaforma (contenitore in legno) e successivamente viene colata della scagliola di gesso che, una volta essicata, da origine a due calchi negativi. Questi calchi rappresentano le matrici con le quali si realizzano le 44 sculture; all'interno di essi viene infatti calcato a mano un impasto composta da argilla rossa mescolata a inerti di terra refrattaria.
I multipli così realizzati e terminata la fase di essicazione, vengono cotti ad una temperatura di 980 gradi centigradi e in seguito sabbiati al fine di ottenere una superficie più uniforme.
L'ultimo intervento riguarda la coloritura dell'opera rifinita in parte con tempera azzurra e in altra parte patinata con terra d'ombra.


Biografia
Graziano Pompili è nato a Fiume (Istria) nel 1943: tre anni dopo la sua famiglia si è trasferita a Faenza, dove l'artista ha ricevuto la sua prima educazione artistica, apprendendo le tecniche della terracotta e della ceramica. Frequenta l'Istituto d'Arte di questa città e seguendo gli insegnamenti del maestro Bianchini nasce in lui il desiderio di dedicarsi alla scultura. In seguito frequenta i corsi di scultura e di incisione presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1970 inizia una frequentazione nelle cave di marmo di Carrara, nelle quali soggiorna per lunghi periodi sperimentando la lavorazione del marmo e applicandosi all'uso della cera e della fusione in bronzo.
Acquisite molteplici esperienze, si dedica altresì alla didattica insegnando ceramica e plastica all'Istituto d'Arte Chierici di Reggio Emilia e successivamente scultura in marmo all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 1990 conduce uno stage presso il Politecnico di Bristol dedicato alla scultura in terracotta e nel 2001/02 tiene come Visiting Professor un corso sull'arte sacra all'Accademia di Brera.
Le sue opere dall'inizio degli anni '70 sono state esposte in numerosissime mostre personali e collettive e altresì importanti le diverse opere di grandi dimensioni che l'artista ha realizzato; per citarne alcune di particolare rilievo a Bidgoszcz (Polonia) nel 1976 per il Pawaz Muodgjieci, a Parma nel 1979, a Pieve di Cento nel 1988 per la collezione Bargellini, a Lizzano in Belvedere nel 1994, per le collezioni di Palazzo Forti a Verona nel 2001 e nello stesso anno una grande opera in marmo a Ogasajama (Giappone), a Reggio Emilia nel 2002 e nel 2004 una scultura in pietra d'Istria a Pirano (Slovenia). Nel 2006 colloca un'opera in marmo, terra ed erba nel giardino di scultura di Daniel Spoerri a Seggiano; nel 2008 a Bologna realizza una scultura in legno dorato e terracotta, nello stesso anno realizza l' opera “Omphalos” per la Fondazione Atchugarry a Punta De L'Este (Uruguay).
Nel 2008 è invitato dal Pokrajinski Muzej (Slovenia) a realizzare una grande scultura in ferro.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni di musei d'arte contemporanea: Mambo di Bologna, Collezioni civiche di Aosta, Mar di Ravenna, Magi di Pieve di Cento, Galleria Civica di Modena, Fondazione Mazzotta, Musei Civici di Reggio Emilia, Museo Pecci di Prato, Collezione della Fondazione Carisbo di Bologna, Museo della scultura di Gubbio, Musma di Matera, Museo diocesano d'arte sacra di Reggio Emilia, Collezione civica di Palazzo Forti a Verona.
Graziano Pompili vive e lavora a Montecchio Emilia e a Carrara.


Il multiplo di Franco Fanelli
Tipologia ampiamente sperimentata nel '900, e nella seconda metà del secolo tra i veicoli primari dell'arte concettuale (da Duchamp a Beuys), il "multiplo", ovvero l'oggetto d'arte prodotto in un numero limitato di esemplari, è altresì tra i manufatti più metamorfici nel novero delle arti scultoree o comunque finalizzate a esiti tridimensionali. Scultura sì, ma anche, talora, oggetto d'uso, in aperto dialogo col design, oggetto "flessibile" capace di mimetizzarsi tra opera autonoma e funzionalità, tra "fine art" e arti applicate (si veda, tra gli altri esempi, quanto va facendo l'inglese Grayson Perry), elemento "celibe" e allusivo, il multiplo scultoreo racchiude l'identità e il fascino della maquette e del prototipo, fase di prefigurazione e di proiezione di un'idea in altre dimensioni. Sotto il profilo storico, il multiplo è, da che l'uomo ha concepito la possibilità di trarre più esemplari da una forma-matrice, al pari della grafica, fondamentale veicolo di diffusione allargata e di trasmissione di forme, di idee, di ipotesi. [..]

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